Campione italiano dell’Estetismo fin de siècle, Gabriele d’Annunzio (1863-1938) condensa il mito del vivere inimitabile, tipico del superuomo, nel suo primo romanzo, Il piacere. L’opera è un successo assoluto e tuttora la più letta tra quelle dell’autore. Negli ambienti aristocratici della Roma decadente, il protagonista Andrea Sperelli si muove alla ricerca del proprio appagamento edonistico, lungo un percorso segnato dal lusso e dalla malinconia. Per Sperelli le qualità del virtuoso valgono anche in amore, degenerando in una ambigua doppiezza: intreccia prima una relazione con Elena, la femme fatale, e subito dopo con Maria, simbolo di una purezza che viene violata.